RISULTATI EAES SURVEY COVID-19


Cari colleghi,

come precedentemente convenuto, ecco i dati “italiani” della SURVEY EAES sulla pandemia COVID-19.

Le risposte sono state numerose, circa 150, e tutti vi ringraziamo per questo, segno di interesse,

La Survey va inquadrata nel periodo temporale, e va ricordato che si è chiusa 10 giorni orsono, quando ormai era molto chiaro che anche le altre nazioni europee stavano purtroppo seguendo lo stesso corso, se non peggiore, del nostro paese.

In quell’arco temporale la metà dei colleghi che hanno risposto lavoravano in ospedali nei quali era cancellata ogni attività chirurgica di elezione eccetto pazienti neoplastici, mentre circa il 30% erano in situazioni di maggiore restrizione fino al lock down completo. Circa un 40% dei colleghi erano stati reclutati per reparti COVID o avevano prospettiva di farlo a breve.

La criticità che emerge è il 70% di ospedali nei quali non esisteva un reparto dedicato ai pazienti COVID+. Non so quanti abbiano effettivamente operato pazienti COVID-19+ ma il 30% dei colleghi dichiarano di non usare protezioni particolari, immagino in pazienti non testati. Ribadisco ancora una volta che il filtro allo sfiato di CO2 non ha alcuna prova né di essere necessario perchè ancora manca la dimostrazione che sia presente COVID in peritoneo, né di essere efficace perchè non testato su COVID ma su altre particelle virali.

Tuttavia in forma prudenziale, specie quando si aprono visceri, credo sia una buona norma utilizzarlo e sono felice di vedere che il suo uso è molto comune.

La pandemia ha sicuramente colto molti centri di sorpresa purtroppo come conferma la mancanza di adeguati SOP in circa il 30% dei vostri report.

Impareremo tutti molto da questa esperienza. Lascio a voi la lettura attenta dei risultati.

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Si ringrazia il Dr Marco Milone per l’estrapolazione e l’analisi dei dati.

 

Cari saluti,

Ferdinando Agresta – PRESIDENTE SICE

Alberto Arezzo – SEGRETARIO GENERALE SICE