Logo SICE Italia

Studio FLABILY (Fluorescence-guided Laparoscopic Biopsy in Lymphoma)

Responsabile: Prof. M. Casaccia

Coordinatore scientifico: Dott. M. Santoliquido, Dott. N. Barabino

STUDIO FLABILY (FLUORESCENCE GUIDED LAPAROSCOPIC BIOPSY IN LYMPHOMA)

Uso della fluorescenza con verde indocianina per l’identificazione dei linfonodi durante la chirurgia addominale per la diagnosi/ristadiazione delle malattie linfoproliferative.

SINOSSI

La fluorescenza con luce infrarossa del verde indocianina (ICG) viene utilizzata principalmente per rilevare la mappatura intraoperatoria del linfonodo sentinella (SLN) o per valutare l’estensione della linfoadenectomia radicale principalmente nel cancro del colon-retto e dello stomaco. Ad oggi non ci sono segnalazioni che indichino l’uso di questo colorante per rilevare il tessuto linfatico patologico quando viene eseguita una biopsia linfonodale di solito con approccio laparoscopico per sospetta malattia linfoproliferativa.

Lo studio FLABILY si focalizza sull’uso del colorante ICG nella chirurgia guidata dalla fluorescenza nella prima diagnosi/ristadiazione dei linfomi di origine addominale ed ha i seguenti obiettivi:

  • Valutare se il trofismo elettivo del colorante verso i linfonodi è mantenuto anche in caso di malattia linfonodale primitiva rendendone più agevole l’identificazione e la biopsia
  • Valutare i dosaggi ideali di ICG ed il sito di iniezione (sottocutaneo/intra-linfonodale/endovenoso) più appropriato per colorare i linfonodi patologici.
  • Valutare se la mancata colorazione del tessuto linfatico è dovuta all’origine extra-linfonodale della malattia (correlazione con i dati anatomo-patologici) e valutare in tal caso la possibilità di colorare la malattia extra-linfonodale mediante ICG per via endovenosa (procedura “rescue”).
  • Valutare, in caso di malattia extra-linfonodale, se esista una possibile correlazione tra l’intensità della fluorescenza, l’attività metabolica della neoplasia (valore standardizzato di captazione (SUV) alla tomografia a emissione di positroni (PET)) e l’aggressività del linfoma valutata all’istologia.

Nel caso di linfonodi addominali affetti da malattie linfoproliferative primitive l’ipotetico vantaggio, ancorché da verificare, sarebbe quello di semplificare la ricerca dei linfonodi stessi, rendendo la procedura più rapida e più sicura, e di poter scegliere con maggiore precisione la sede della biopsia, che deve necessariamente cadere sui tessuti vitali per ottenere un esame patologico contributivo.

COME PARTECIPARE ALLO STUDIO

Lo studio è aperto a tutti i Centri, a prescindere dall’appartenenza societaria. Poiché lo studio verte sull’impiego di un farmaco, dovrà essere necessariamente chiesta l’autorizzazione AIFA e l’Aifa stessa chiede preventivamente il numero di Centri che parteciperanno allo studio.

Invito quindi i colleghi dei Centri che sono interessati e desiderano aderire, di comunicarmelo al più presto in modo da sveltire le procedure amministrative inviandomi una mail al seguente indirizzo: marco.casaccia@unige.it .

Inserisco qui di seguito comunque la Survey in modo da chiarire quali siano i parametri utili allo studio, ed un video tutorial esplicativo sulla tecnica da riprodurre.

Marco Casaccia
Professore Associato di Chirurgia
Responsabile SS – Diagnostica e terapia chirurgica mini-invasiva delle malattie linfoproliferative
Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Diagnostiche Integrate (DISC)
Università di Genova
L.go R. Benzi, 10
16132  Genova
Tel: +39 010 5554539
Fax: +39 010 5556453
Cell: +39 339 6582285

marco.casaccia@unige.it

Videotutorial esplicativo

SURVEY